Cosa Facciamo


Siamo specializzate e con anni di esperienza nelle consulenza per la terapia familiare

L ‘Associazione “Il Contrario di Uno” nasce nel 2016 per volontà di un gruppo di psicoterapeute accomunate dalla stessa formazione sistemica che fa da cornice alle diverse esperienze, specializzazioni e competenze raggiunte da ognuno. Dopo un’esperienza clinica quindicinale in vari contesti del privato e del privato sociale, è nata l’idea di riunire ed integrare le nostre competenze in un’Associazione che offra un servizio alla persona e alle strutture pubbliche e del privato sociale consapevoli dell’esperienza maturata sul campo in diverse aree, quella della psicologia clinica, della psicologia giuridica, della formazione e della progettazione.


SPAZIO CLINICO

La ricerca scientifica e clinica fornisce risultati evidenti sul fatto che la psicoterapia sia un trattamento efficace. Nel nostro spazio clinico lavoriamo con un approccio sistemico e relazionale, che prevede il lavoro con le famiglie, le coppie e i singoli individui con una durata che può essere a breve o a lungo termine. All’inizio del lavoro clinico prevediamo una fase di valutazione per comprendere il problema e condividere se, come , quando e con chi iniziare la terapia; nel fare questo privilegiamo l’intervento integrato con altri professionisti, servizi e contesti di vita.
Nel lavoro con l’individuo, la coppia o la famiglia, non ci fermiamo ad osservare e lavorare con i sentimenti, le emozioni e i comportamenti di chi viene in terapia, ma anche con l’influenza che questi hanno sugli altri. Questo ci rimanda al nostro paradigma di riferimento secondo cui, la coppia e la famiglia possiedono punti di forza e di debolezza, che interagiscono attivamente e subiscono l’influenza di altri sistemi sociali più grandi come la scuola o l’ambiente di lavoro. Nella fase di consultazione ci orientiamo a comprendere qual è la natura del problema, prevedendo al termine della consultazione anche eventualmente una combinazione di trattamenti: individuale e di coppia, individuale e familiare, di coppia e familiare. E’ dimostrato che la psicoterapia può essere condotta in maniera efficace anche per i soggetti che assumono o hanno la necessità di assumere psicofarmaci, nell’ottica di un trattamento combinato e integrato con altri professionisti.

Nel nostro Lo spazio clinico di psicologia e psicoterapia offre i seguenti servizi:

Psicodiagnosi per minori e adulti

La psicodiagnosi è una procedura di valutazione psicologica finalizzata a comprendere la personalità di un individuo, le attitudini, i tratti caratteristici, le capacità mentali e il comportamento. L'esame psicodiagnostico, rivolto a persone di minore età e adulti, può essere richiesto da singoli soggetti, da professionisti dell’area medica e legale e da istituzioni scolastiche. Gli strumenti utilizzati per la diagnosi sono: l'osservazione, il colloquio e la somministrazione di test psicologici. Il loro utilizzo integrato permette di acquisire le informazioni necessarie alla comprensione del funzionamento psichico del soggetto e di giungere ad un'accurata e ampia analisi della sua personalità. I test variano in base al contesto d'applicazione che può essere clinico o forense, la finalità diagnostica e l’età dei soggetti. Nello specifico i test utilizzati sono: test proiettivi (test di Rorschach, test di Wartegg, TAT, CAT, Favole della Duss ecc), test grafici (test della figura umana, test della famiglia, reattivo dell'albero) per una valutazione qualitativa della personalità nei suoi aspetti più profondi e inconsci. Questionari di personalità (MMPI-A, MMPI2, MMPI RF) per indagare tratti caratteriali, stili di pensiero, modalità di adattamento, sintomatologia. WAIS-IV. WISC-IV, Matrici Progressive di Raven, test di Bender per una valutazione delle capacità mentali e del livello intellettivo.

Servizio di consulenza psicologica individuale, di coppia e familiare

La consulenza psicologica consiste in un intervento breve (generalmente pochi colloqui) che può rivolgersi alla singola persona, alla coppia o alla famiglia ed ha la finalità di orientare, promuovere, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona, aiutandola a individuare le strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate. Attraverso la consulenza psicologica è possibile trattare tutti quei problemi personali, familiari, evolutivi, pedagogici e professionali che rientrano nelle difficoltà della vita che la persona (individuo, coppia o famiglia) può trovarsi ad affrontare. Generalmente la consulenza può concludersi con la risoluzione del problema o con la ridefinizione condivisa con il paziente della necessità di un invio in psicoterapia.

Psicoterapia individuale

La terapia individuale sistemica prevede incontri in cui la convocazione è individuale. Il malessere presentato dalla persona viene letto non tanto come problema dell’individuo, ma come espressione di disagio di uno dei suoi sistemi di appartenenza. Viene solitamente privilegiata l’ottica familiare, ma le dinamiche disfunzionali possono collocarsi anche nel sistema coppia, nell’ambiente lavorativo, nel gruppo amicale, etc.
L'intervento terapeutico si basa sull’osservazione e comprensione delle modalità relazionali tra il paziente e la sua famiglia e mira a modificare i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse familiari e rafforzando sia il funzionamento individuale sia quello familiare. L’identità individuale viene considerata come frutto delle relazioni significative che la persona ha intrattenuto nel corso della sua vita; pertanto, un’ eventuale problematica non viene letta e trattata come caratteristica insita nell’individuo, ma come esito di esperienze relazionali.
Il fine della terapia è quello di trovare modalità di interazione diverse con i sistemi di appartenenza. Il lavoro del terapeuta sarà perciò diretto alla dimensione relazionale ed interattiva del paziente, non tralasciando comunque pensieri, emozioni, storie e vissuti legati alla dimensione individuale. In alcune situazioni la terapia individuale si configura come naturale prosecuzione di un percorso familiare o di coppia, volta ad affrontare "nodi privati" che il paziente preferisce affrontare individualmente.

Psicoterapia di coppia

La terapia di coppia sistemica è particolarmente indicata nelle situazioni in cui si verificano difficoltà di comunicazione all'interno della coppia, problematiche relative alla sessualità, difficoltà in fase di separazione e supporto al ruolo genitoriale. Gli incontri sono rivolti ai membri della coppia, tuttavia in alcune situazioni può essere concordata con i pazienti la convocazione dei membri delle famiglie estese. Generalmente le sedute si svolgono in co-conduzione, sono presenti due terapeuti: uno attivo, che conduce il colloquio, l’altro con funzione di supervisore. Questa metodologia di lavoro, realizzata attraverso l’utilizzo di uno specchio unidirezionale, garantisce ai pazienti un lavoro più puntuale attraverso una comprensione binoculare delle storie costruite e ri-costruite nelle sedute.

Psicoterapia Familiare

La terapia familiare è la forma "storica" e forse più conosciuta della metodologia sistemica. Sono invitati a partecipare alla seduta i membri della famiglia. Solitamente viene convocato il nucleo convivente, tuttavia nell'arco del processo di terapia è possibile estendere l'invito ad ulteriori figure importanti della famiglia allargata. La conduzione degli incontri avviene in co-terapia con un altro collega attraverso l’utilizzo di uno specchio unidirezionale. Il lavoro del terapeuta è arricchito dal suo poter essere parte di un'équipe che agisce in tempo reale.

Gruppi di parola per persone di minore età e per adulti

Il Gruppo di Parola è uno “spazio" e un "tempo" offerto a bambini, adolescenti ed adulti in cui si può accedere ad una narrazione di fatti dolorosi esperiti nel corso dello sviluppo e della vita. Nello specifico un gruppo di parola è un contesto di sostegno psicologico tra pari accomunati da una stessa esperienza. Si configura come un intervento di prevenzione attraverso il quale sia bambini che adulti possono più facilmente definire e dichiarare il proprio disagio rispetto ad una situazione stressante e cercare percorsi possibili nel dare senso a ciò che accade intorno a loro. Si possono attivare gruppi di parola per persone coinvolte in un affido familiare, in un’ adozione, in una situazione di maltrattamento e abuso all’infanzia. L'esperienza si svolge in un piccolo gruppo (costituito al massimo da 8 persone), in cui il bambino o l’adulto può costruire liberamente una rappresentazione verbale dell'esperienza traumatica vissuta, può dar voce ai suoi bisogni e reperire con l'aiuto del gruppo e con la guida del conduttore, strategie possibili per un cambiamento. La condivisione con persone che vivono le stesse problematiche consente di far uscire il singolo dall'isolamento, affrontando tematiche dolorose in un ambiente accogliente che permetta di trovare strategie di elaborazione e risoluzione del problema più funzionali ed adeguate al proprio benessere psicologico


TUTELA GIURIDICA

La nostra associazione si occupa di percorsi di tutela. Quando una persona, adulta o minore, incrocia la sua storia di vita con la legge ed entra a vario titolo nel sistema giudiziario, il ricorso volontario e/o obbligatorio allo psicologo può spesso presentarsi e rappresentare potenzialmente una chance di cambiamento, un valore aggiunto, purchè siano rispettati alti livelli di professionalità.
In particolare nei casi di tutela all’infanzia, ogni qualvolta lo psicologo entra nella vita di un bambino, per qualsiasi ragione essa sia (una separazione più o meno conflittuale con la richiesta di una consulenza tecnica d’ufficio, un sospetto maltrattamento o abuso da valutare, uno spazio neutro per tentare di ripristinare la relazione interrotta con un genitore), egli deve essere consapevole che sta iniziando ad approcciare una crisi familiare resa tale da tanti livelli di complessità, inseriti in un contesto e in un tempo, di cui deve tener conto.
In tutte le storie di tutela all’infanzia l’amore non basta, sono necessarie bussole e mappe affidabili e l’intervento da mettere in campo deve prevedere due aggettivi indispensabili: strategico e competente. Non basta essere psicologi e/o psicoterapeuti per intervenire in maniera proficua in queste situazioni, bisogna avere una specifica formazione e competenza, integrata da una grande esperienza clinica.
I professionisti dell’Associazione sono consapevoli di tutto questo; si dedicano da anni a questi temi ed hanno maturato in questa area un’ampia esperienza professionale, che mettono a disposizione attraverso la promozione dei seguenti servizi:

La valutazione della responsabilità genitoriale

• La valutazione della responsabilità genitoriale richiesta da un Servizio territoriale o dal Tribunale,rappresenta per i genitori valutati e per i loro figli un’esperienza dal forte impatto emotivo, dove il giudizio di sé e la posta in gioco sono i nodi su cui l’intreccio si costruisce. I vissuti che il contesto valutativo smuove possono essere molto intensi nel genitore. Di questo il terapeuta ne è consapevole, grazie alla lunga esperienza maturata sul campo. La scommessa da proporre ai genitori “cattivi” è proprio quella di connettersi con la parte buona che qualsiasi genitore ha, testando prognosticamene quanto su questa si possa contare.

Consulenze di parte in ambito civile

Tutte le volte che un problema sociale o una domanda specifica avviano delle decisioni giudiziarie si attiva l’interazione tra contesto giudiziario e psicologia clinica. I giudici per operare hanno bisogno di dotarsi anche di conoscenze specifiche, di formulare piani di intervento con obiettivi di cambiamento, di tentare di modificare delle situazioni o di cercare delle soluzioni nuove, di valutare e verificare i risultati degli interventi. La consulenza in ambito giudiziario può prevedere l’intervento di altri professionisti, i consulenti di parte (CTP), che svolgono la propria opera non dietro incarico del giudice ma di una delle parti in causa. Il CTP affianca il consulente tecnico nominato dal giudice nell’esecuzione del suo incarico e svolge le proprie osservazioni a supporto o critica del risultato al quale il consulente del giudice sarà giunto. L’attività del CTP, vista la complessità della situazione in cui interviene, ha la doppia funzione di controllare la validità metodologica delle indagini peritali e di rappresentare, in particolare, l’occasione per tradurre pensieri e vissuti della parte coinvolta, con l’obiettivo di integrare il sentire dell’assistito con quello delle altri parti, nel supremo interesse dei minori coinvolti.

Consulenza e orientamento su casi di minori vittime di esperienze sfavorevoli infantili

Quando si ha il sospetto che qualcosa di veramente “brutto”, come un abuso o un maltrattamento, potrebbe aver colpito una persona a cui vogliamo bene o che educhiamo o curiamo, possiamo rimanere molto frequentemente disorientati e confusi, incapaci di comprendere cosa è meglio fare, come poterci rendere utili e come muoverci in un terreno che può sembrare insidioso e sconosciuto. I professionisti dell’Associazione, professionalmente formati e aggiornati nell’area della tutela, offrono uno spazio di consulenza in cui districare nodi e ricevere chiarimenti in ordine al percorso sociale, sanitario e giudiziario che la segnalazione di un sospetto potrebbe comportare. La consulenza da parte del professionista rappresenta un momento cruciale per poter ben programmare l’iter che il sospetto di un reato avvia, qualora si formalizzi la denuncia. Gli aspetti giuridici e psicologici vanno integrati e compresi entrambi. Tutto questo vale a maggior ragione con le vittime di minore età, esposte non solo a reali e concrete minacce nella loro quotidianità, ma anche a tutto il mondo virtuale a cui, da una certa età in poi, sembrano oramai costantemente connesse e in cui la “minaccia” ha molteplici forme di mascheramento, più difficilmente identificabili in quanto tale.

Accompagnamento giudiziario per i minori e gli adulti

L’accompagnamento giudiziario è un percorso che affianca la vittima all’interno dei procedimenti che la riguardano, fornendogli l’assistenza psicologica, sociale e legale di cui necessita. È necessario che lo psicologo si integri in un’equipe multidisciplinare che rappresenti una rete che, proteggendo e sostenendo la vittima, contribuisca alla riparazione del trauma ed al raggiungimento del benessere della stessa. All’interno dei procedimenti che la riguardano, la vittima deve essere fornita di strumenti cognitivi ed emotivi che gli consentano di partecipare in maniera consapevole, affinché tale percorso non rappresenti una ulteriore esperienza di vittimizzazione.

Gruppi di parola nelle situazioni di separazione conflittuale

In contesti giudiziari altamente critici, un percorso gruppale consente di sostenere genitori e figli, permettendo loro di dare un senso a quanto sta accadendo o è accaduto, di gestire i loro vissuti emotivi, individuando le risorse che ognuno ha per poter al meglio affrontare il cambiamento.

Psicoterapia per vittime di esperienze sfavorevoli infantili

La psicoterapia per una vittima adulta o di minore età di esperienze sfavorevoli infantili (siano esse maltrattamenti, abusi sessuali, abusi sessuali on-line, relazioni familiari violente) può rappresentare un momento di svolta, poiché oltre a comprendere il suo funzionamento post-traumatico, la vittima, all’interno dello spazio terapeutico, può avere l’opportunità di dare senso ai suoi pensieri, emozioni, comportamenti, fino ad allora inspiegabili, in primis per se stessa e poi per le sue figure di attaccamento. Il percorso psicoterapeutico rappresenta inoltre l’occasione di abbandonare il funzionamento post-traumatico apprendendo nuove e più adeguate capacità di coping sociale. Quando la vittima è una persona di minore età entrano di diritto, all’interno del sistema terapeutico, anche le figure affettive di riferimento, le quali diventano vittime secondarie a loro volta del trauma subito dal loro caro e vanno aiutate a sostenere l’impatto del trauma.

Psicoterapia per autori di reati di violenza familiare e alla persona

La psicoterapia per autori di reati di violenza, sia essa su base volontaria e/o coatta, rappresenta l’unica vera opportunità di interrompere il ciclo, spesso intergenerazionale, delle dinamiche violente. È un lavoro psicoterapeutico complesso e con alti livelli di drop-out e recidiva; risulta pertanto indispensabile avere una formazione specifica sul tema e conoscere in dettaglio l’argomento trattato, tenendo conto non solo degli aspetti psicologici e/o psicopatologici, ma anche di quelli familiari, sociali e giuridici.

Spazio neutro e spazio protetto

Lo "spazio neutro" e lo “spazio protetto” rappresentano un luogo predisposto per l'incontro tra bambini e genitori, in un ambiente accogliente e qualificato. Nello spazio neutro, la finalità principale è di rendere possibile e sostenere il mantenimento della relazione tra il bambino e i suoi genitori a seguito di una separazione e/o divorzio conflittuale. In questa tipologia di situazioni la relazione genitore/figlio appare limitata nel suo sereno sviluppo in quanto costantemente minata, attaccata, squalificata dall’alta conflittualità genitoriale. Lo spazio d’incontro assume una neutralità rispetto al conflitto normalmente agito dai genitori. Nelle situazioni in cui invece un genitore si trovi in una condizione di limitazione della responsabilità genitoriale in seguito a sospette o accertate condizioni di abuso sessuale, maltrattamento e/o trascuratezza, lo spazio di incontro genitore-figlio viene definito più correttamente “spazio protetto”. Al minore è garantita la possibilità di incontrarsi con genitori che hanno agito comportamenti dannosi o non hanno garantito la protezione necessaria nei suoi confronti, mantenendo un alto livello di controllo teso a tutelare il bambino. La finalità, in questi casi, è di dare al minore la possibilità di non perdere completamente i propri legami affettivi in attesa che vengano accertate le eventuali responsabilità in ambito giudiziario del genitore/i o in attesa che questi possa avviare un percorso di cura e recupero che gli permetta di tornare a svolgere a pieno titolo la propria funzione genitoriale.
Il destinatario dell'intervento, in entrambi gli interventi, è sempre e comunque il bambino, con il suo diritto a "mantenere relazioni personali e contatti diretti in modo regolare con entrambi i genitori, salvo quando ciò è contrario al maggior interesse del bambino" come sancito dall’ art.9 della "Convenzione dei diritti dell'infanzia" dell’O.N.U. nel 1989 a New York.
La metodologia sistemica e la specifica formazione degli operatori dell’Associazione possono rappresentare per i Servizi territoriali incaricati da un tribunale, l’opportunità di utilizzare competenze e spazi adeguati alla realizzazione di questo tipo di interventi.


FORMAZIONE E SUPERVISIONE

La nostra Associazione con la sua èquipe fornisce interventi di supervisione, sia ai singoli psicoterapeuti che ne fanno richiesta, sia a gruppi di professionisti che operano nel pubblico e nel privato sociale. Sulla base della nostra esperienza clinica sappiamo che la supervisione, sia individuale che in gruppo, rappresenta un spazio indispensabile e determinante di riflessione sull’intervento che si sta svolgendo e un momento diformazione continua per ciascuno operatore


PROGETTAZIONE E CONSULENZA AI SERVIZI

I professionisti della nostra Associazione si occupano da molti anni di progettazione e formazione per enti pubblici, del privato sociale e per le istituzioni scolastiche sia in forma diretta, realizzando formazione, che indiretta, progettando per conto di altri. L’idea di offrire un servizio di formulazione, scrittura e realizzazione di progetti formativi nell’area sociosanitaria ed educativa nasce dalla profonda convinzione che la formazione degli individui, nei contesti di prevenzione e cura, sia un intervento necessario e dovuto quando si parla di tutela della salute psicologica sia a livello individuale che sociale.
E’ ampiamente dimostrato da una ricca letteratura scientifica quanto sia importante investire nella prevenzione primaria per ridurre i costi della salute pubblica in termini non solo economici, ma sanitari e sociali e per rendere maggiormente efficaci gli interventi nella prevenzione secondaria e terziaria.
La competenza di un formatore si costruisce a partire dalla riflessione sulla propria esperienza, dalla quale può scaturire non solo la capacità di operare più efficacemente, ma anche più consapevolmente, ossia con maggior cognizione degli impliciti non solo pedagogici, ma anche filosofici, politici ed etici che ogni scelta metodologica comporta. Al di là, dunque, di qualsiasi tecnicismo, è determinante comprendere l’importanza della formazione, quale strategia fondamentale per preparare i professionisti al lavoro di cura della salute e del benessere psicologico delle persone.

Nel servizio di Progettazione e Consulenza ai Servizi proponiamo diverse soluzioni:

- consulenza ad enti pubblici e privati per definire tutte le fasi della formulazione di un progetto, dall’analisi dei bisogni alla valutazione;
- progettazione per interventi formativi in ambito scolastico ed educativo e in ambito sociale e sanitario su analisi della domanda dell’ente richiedente;
- realizzazione di progetti di formazione in ambito scolastico ed educativo rivolti ad alunni, genitori e corpo docente e in ambito socio sanitario rivolti a tutte le figure professionali che si occupano di tutela e cura della salute psicologica.

Alcuni dei concetti fondamentali che sovrintendono il nostro lavoro di progettazione sono: l’equilibrio, la circolarità, l’efficacia e l’efficienza. L’equilibrio è un principio metodologico che bisogna tenere presente in tutti i passaggi della progettazione. Questi, infatti, sono legati l’uno all’altro da nessi di causalità e consequenzialità. Ciò significa che ogni fase influenza l’altra; è necessario, quindi, operare dei continui aggiustamenti e bilanciamenti al fine di ottenere un sistema progettuale realizzabile, che sappia coniugare obiettivi, risorse, strumenti, strategie nel migliore dei modi possibile. Il secondo principio che bisogna sempre tenere presente è quello della circolarità. Un buon progetto, infatti, ha una struttura circolare dove l’inizio coincide con la fine, nel senso che i risultati ottenuti devono coincidere con quelli attesi. Proprio per questo motivo durante la fase progettuale è necessario pensare in termini circolari. La progettazione non segue un percorso lineare in cui gli obiettivi iniziali sono svincolati dai risultati raggiunti, ma bisogna far sì che la realizzazione di un progetto dia senso alle motivazione per cui esso è nato. Infine, un progetto si dice efficace quando riesce a raggiungere gli obiettivi previsti indipendentemente dalla quantità di risorse impiegate. Quando, invece, il raggiungimento degli obiettivi è legato alla migliore combinazione e al miglior utilizzo di risorse, in termini di rapporti mezzi/fini e costi/benefici, il progetto si dice efficiente: ottiene il massimo risultato col minimo sforzo.

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