Il Progetto nasce dall’idea condivisa da Avvocati, Magistrati e Psicologi di offrire agli studenti degli Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado del territorio romano un percorso di “sensibilizzazione-informazione” mettendo a disposizione dei ragazzi le competenze professionali, integrate tra loro, e proponendo interventi di tipo esperienziale, nella consapevolezza e convinzione che risulta maggiormente efficace offrire contesti di apprendimento costituiti non solo e non tanto da lezioni frontali, ma prevalentemente dalla partecipazione attiva e dalla condivisione di conoscenze che avvicinino l’individuo all’altro, che sia il pari o l’adulto. Nell’ottica di incentivare la prevenzione delle varie forme di illegalità commesse nei confronti dei minori e dai minori stessi, le aule scolastiche vengono trasformate per un giorno in aule di Tribunale, in cui si coinvolgono i ragazzi nella simulazione di processi con i ruoli di imputati, vittime, testimoni e giuria popolare, uditori giudiziari, giudici a latere, praticanti avvocati e assistenti giudiziari. Nell’ambito delle simulazioni dei processi e all’esito di essi, vengono fornite indicazioni adeguate e specifiche di ordine legislativo-giuridico, sociale e psicologico con la rielaborazione corale delle tematiche e degli aspetti psicologico-emotivi coinvolti, anche nella modalità di discussioni aperte, finalizzate alla trasmissione reciproca di informazioni e ad una riflessione corale sul tema in oggetto. La scuola, rappresenta uno degli spazi istituzionalmente deputati alla formazione del senso civico, all’ascolto dei ragazzi e alla costruzione di buone prassi di intervento per prevenire il disagio minorile oltre ad essere il luogo privilegiato di incontro tra il mondo degli adulti e quello dei soggetti in età evolutiva. In tale ottica e per le finalità perseguite, è necessario coinvolgere tutti gli attori protagonisti: i docenti e gli studenti in primis ed i genitori come destinatari indiretti, perché la costruzione di una rete di tutela e di intervento nasce proprio dalla condivisione dei linguaggi tra il mondo dei giovani ed il mondo degli adulti. Se è vero, infatti, che senza gli adulti i giovani non possono essere aiutati a costruire quel processo di autoregolazione affettiva ed emotiva fondante i principi delle relazioni affettive sane e funzionali, altrettanto certo è che gli adulti non potrebbero cogliere i significati dei comportamenti e degli agiti dei ragazzi senza avvicinarsi al loro mondo affettivo e relazionale, utilizzando il loro stesso linguaggio. L’incontro del Progetto “Educal” con “Diritto al Corto” ha poi dato spazio e forma all’ulteriore proposta di “Educal”, volta a potenziare l’approfondimento dei ragazzi sulle tematiche che occupano una posizione centrale nell’ordinario svolgersi della loro vita: la realizzazione di un cortometraggio, anche nella forma documentaristica o di spot pubblicitario che potrà partecipare, per la prima volta al Concorso “Diritto al Corto-Festival internazionale del Cortometraggio socio-giuridico” presentato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi “Roma Tre”, in collaborazione con l’Associazione “Diritto al Corto” (Direttore scientifico-artistico Prof.ssa Antonella Massaro – www.dirittoalcorto.it).